LA COMEDÌA À VOCE – IL CONTE UGOLINO

Sabato 13 maggio 2017 – Castello dei Conti Guidi  – Poppi

 

Ore 11.30 – 13.20 Marco Cavicchioli – Scrivere e leggere gli endecasillabi. Laboratorio per studenti, insegnanti, attori, registi e poeti, sui canti del Conte Ugolino, in collaborazione con il Liceo Scientifico
Galileo Galilei di Poppi – Galleria di Arte Contemporanea di Palazzo Giorgi – Poppi

 

Il laboratorio Scrivere e leggere gli endecasillabi  di Cavicchioli è concepito per far conoscere dall’interno la costruzione  dell’endecasillabo, il principe del verso italiano, per farne capire la bellezza, la struttura e la musicalità. Ogni partecipante cercherà di scrivere una terzina, aiutato dagli altri, ispirandosi al personaggio del Conte Ugolino creato da Dante in Inf. XXXII e XXXIII, ma con riferimento anche agli aspetti “infernali” della contemporaneità. Si arriverà quindi alla composizione di un piccolo canto da leggere ad alta voce e dedicare umilmente al nostro massimo poeta e al pubblico presente alla serata; saranno i partecipanti stessi a leggerlo dal vivo nel corso dello spettacolo serale al Castello.

 

Castello dei Conti Guidi di Poppi

Ore 18.15 Marco De Marinis – Altri Inferni. La rappresentazione del viaggio nell’Aldilà prima e dopo Dante. Con particolare attenzione alla drammaturgia e alla scena contemporanee. 

Sala del Camino

 

 

Ore 19.00 Stefania Maggini – Presidenza e Direzione Artistica di In Arce Dantis: Arte e Spettacolo – La nostra storia a quasi un anno dalla nascita

Sala del Camino

 

 

 

Ore 19.30 Lorenzo Bastida – Dante, Ugolino e il Castello di Poppi: la poesia come voce delle vittime  

Sala del Camino

 

Bastida Interverrà sottolineando l’importanza del Castello di Poppi come luogo di intersezione tra la vicenda di Dante e quella del Conte Ugolino. Il primo, esule privato di ogni diritto politico e patrimoniale, fu ivi ospitato dalla Contessa Gherardesca, figlia del secondo. Per lei redasse delle epistole latine indirizzate alla moglie di Arrigo VII, e non è escluso che da lei abbia appreso preziosi dettagli intorno alla straziante agonia del padre, dei fratelli, dei cugini.

 

 

Ore 21.00 Partecipanti laboratorio – Lettura esiti del lavoro mattutino ­

In collaborazione con il Liceo Scientifico Galileo Galilei di PoppiSala del Camino

 

 

Ore 21.30 Lorenzo Bastida – Esegesi Canti del Conte Ugolino,   Inf. XXXII e XXXIII

Introducendo lo spettacolo serale, verranno commentati alcuni dei passi più celebri dei canti XXXII e XXXIII dell’Inferno e le loro diverse possibili interpretazioni.

Sala del Camino

 

Ore 22.00 Il Conte Ugolino – con Marco Cavicchioli, regia Stefania Maggini,  musiche e violoncello Volfango Demi – Corte Interna

 

La regia di Stefania Maggini, vuole ricreare un ambiente astratto e senza tempo, ma anche contestuale al qui e ora, in cui il dramma di Ugolino si possa rivelare in tutta la sua agghiacciante, umana, tragica, attuale, condizione di impossibilità. La terribile durezza del ghiaccio nei cuori, insanguinati dalla violenza di macabre azioni, viene suggerita dall’uso delle luci proiettate sulla torre-prigione del castello e su una scenografia effimera che tutto avvolge e inghiotte. La torre di luce rossa che sporca la luce bianca, vuole sottolineare come l’algida bestialità arroccata su se stessa, contamini e distrugga in modo indelebile il candore dell’innocenza e della pace.

 

 

Il lavoro attoriale di Marco Cavicchioli in Il Conte Ugolino, parte dallo studio della struttura degli endecasillabi danteschi, dal loro ritmo interno, dalla musicalità scura e tenebrosa del suono delle parole scelte dal poeta, per arrivare alle suggestioni evocategli dalle vicende contenute, senza mai abbandonare la partitura originale, asse portante della semiotica di tutta l’opera. Evita attentamente il prosaicismo e il monologo, a favore di una restituzione poetico-drammatica, alla ricerca delle più intime intenzioni di Dante. Si pone come narratore, vocalista e divulgatore di questa insuperata e cupa romanza del poeta dei poeti.

 

In questo spettacolo, Volfango Demi  interpreta, attraverso il violoncello, la voce narrante di Dante, prima e dopo l’incontro con il Conte Ugolino. L’improvvisazione musicale di Demi vuole prendere per mano lo spettatore e condurlo nella visione poetica di Dante per mezzo delle suggestioni sonore offerte dalla straordinaria estensione espressiva del violoncello, uno degli strumenti musicali più vicini alle timbriche umane. Quella di Demi vuole essere anche un’esplorazione artistica di come tradurre la poesia trecentesca della Divina Commedia in musicalità  classiche contemporanee, provando a immaginarsi come sarebbe se, in questo XXI secolo, Dante ci raccontasse il suo viaggio, non con la penna, bensì con l’archetto del violoncello.

 

Biografie

 

Marco Cavicchioli – Attore, regista, drammaturgo, formatore, ha lavorato come attore con alcuni tra i più importanti registi italiani: Leo De Berardinis, Mario Martone, Gabriele Lavia, Giampiero Solari, Cesare Lievi, Claudio Morganti, Giorgio Gallione, Luciano Nattino, Nanni Garella, Andrea De Rosa, Massimo Venturiello, Cesare Ronconi e con Raoul Ruiz. È stato Pier Paolo Pasolini nel film “Nerolio” di Aurelio Grimaldi; ha lavorato in numerosi altri film e fiction italiani e internazionali, tra i quali ricordiamo Good Morning Babilonia dei fratelli Taviani. Da molti anni realizza, come autore, regista, attore, alcuni degli “one man show” più acclamati dal pubblico e dalla critica italiani, come ad esempio “La lezione”, “Banditen”, “Peones”, “Ombre Rosse”. Insegna da molti anni alla Scuola di Teatro di Bologna e in altre scuole teatrali; organizza laboratori di teatro collaborando con diverse istituzioni e compagnie, in varie sedi e città.

 

Marco De Marinis è professore ordinario di Discipline Teatrali nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Dams-Teatro e Teorie e culture della rappresentazione nella laurea magistrale in Discipline dello Spettacolo dal vivo. I suoi interessi scientifici riguardano principalmente: la teoria teatrale; le questioni metodologiche ed epistemologiche implicate dallo studio del teatro; le esperienze teatrali del Novecento, con particolare riferimento ai maestri della Regia, al mimo corporeo e al cosiddetto Nuovo Teatro del secondo dopoguerra; lo spazio scenico e l’iconografia teatrale. È membro del Comitato Scientifico di In Arce Dantis.

 

Volfango Dami si diploma in violoncello al Conservatorio di Firenze col Maestro Pietro Grossi. Ancor prima di diplomarsi viene chiamato a suonare presso l’orchestra del Teatro del Maggio Musicale di Firenze. Successivamente si perfeziona in violoncello e Musica da Camera a Portogruaro col Maestro Alain Menier, e presso l’Accademia di Firenze col Maestro Roger Low .

Attualmente è direttore stabile e Artistico dell’Orchestra Gams di Firenze. Alterna la sua carriera sia come Direttore di Orchestra che come Violoncellista.

 

Lorenzo Bastida, insegna lingua e letteratura italiana a Firenze e si occupa di letture pubbliche della Divina Commedia di Dante Alighieri, commento e recitazione del testo, presso biblioteche, università, circoli culturali, luoghi storicamente collegati alla vita e all’opera del poeta.

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